Prestiti per pensionati Inps ex Inpdap: info e convenienza

Tra tutte le categorie di individui che oggi compongono la nostra società, alcune tra quelle che hanno maggiore facilità di accesso al credito sono i pensionati. Si tratta di coloro che percepiscono per l’appunto una pensione a seguito di un numero preciso di anni di contributi versati durante la loro vita.
Non tutti i pensionati sono uguali: alcuni possono godere di più agevolazioni, come ad esempio i pensionati INPS, vale a dire coloro che durante la loro vita hanno prestato servizio presso le pubbliche amministrazioni, tra cui università, scuole, ospedali, uffici comunali e regionali, che fanno parte della categoria di dipendenti pubblici e statali.
Questi soggetti, oltre a poter contare sulla pensione, e quindi offrire una valida garanzia alle banche o alle finanziarie hanno il diritto di accedere a particolari tipi di prestiti caratterizzati da una certa convenienza, vale a dire i cosiddetti prestiti INPS ex INPDAP. Generalmente, i prestiti INPS possono essere richiesti direttamente tramite una filiale dell’INPS oppure tramite enti di credito e banche convenzionate con l’INPS, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Agos e Findomestic.
Cosa sapere sui prestiti Inps
I prestiti INPS, conosciuti anche come INPS ex INPDAP, sono finanziamenti che prima erano nelle mani per l’appunto dell’INPDAP. Questo ente è stato poi soppresso durante il governo Monti nel 2011, per cui tutte le sue mansioni e i suoi lavori sono passati nelle mani dell’Inps che si è occupato da quel momento in poi anche dell’incasso dei contributi previdenziali dei dipendenti pubblici e delle erogazioni di prestiti, pensioni e TFR.
Come leggi anche sul sito specializzato Guida Prestiti Pensionati, si tratta di finanziamenti che possono essere richiesti direttamente sul sito dell’Inps, nella sezione prestazioni e servizi, scaricando un apposito modulo e compilandolo e firmandolo, per poi inviare tutto telematicamente con la documentazione necessaria in allegato.
Perché scegliere un prestito Inps
I prestiti INPS, rispetto a tutti gli altri tipi di finanziamenti che oggi si possono richiedere, sono alcune tra le soluzioni più convenienti. All’interno di questi prestiti troviamo i piccoli prestiti, che permettono di ottenere solamente dei piccoli importi, e i prestiti pluriennali diretti erogati dall’INPS, che prevedono l’applicazione di un Tan fisso che solitamente sfiora il 4%. A questo tasso occorre aggiungere lo 0,50 per cento delle spese di amministrazione e della quota fondo rischi che dipende dall’età del richiedente, oltre che dalla durata del prestito. Se invece si fa richiesta di prestiti INPS presso enti di credito convenzionati con l’INPS, allora è possibile fare richiesta dei cosiddetti prestiti pluriennali garantiti.
Questi ultimi prestiti sono definiti pluriennali dal momento che permettono di ottenere importi più elevati rispetto a quelli che è possibile ottenere tramite la richiesta dei piccoli prestiti, motivo per cui prevedono anche un piano di rimborso più dilatato nel tempo. Questi prestiti sono denominati inoltre garantiti, dal momento che in caso di perdita improvvisa del lavoro o di decesso del beneficiario, l’INPS provvederà a fare da garante, assicurando ai creditori il completo rimborso del finanziamento.
Quali sono i requisiti previsti per l’accesso
Per poter fare richiesta dei prestiti INPS ex INPDAP è fondamentale essere lavoratori pubblici oppure pensionati INPS iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, ovvero il fondo di credito. Sono questi insomma i requisiti indispensabili senza i quali l’accesso al credito da parte dei beneficiari che hanno queste caratteristiche.
I pensionati possono iscriversi al fondo di credito delle prestazioni creditizie e sociali a partire dal novembre 2007. Grazie a questo fondo verranno accumulati tutti i contributi dei singoli iscritti che formeranno una base di liquidità che potrà essere utile per soddisfare le diverse richieste annuali per i dipendenti pubblici. Il contributo consiste nello 0,35% della propria retribuzione, mentre per i pensionati sarà dello 0,15% della propria pensione. Se la pensione percepita è inferiore ai 600€ lordi mensili, allora non verrà richiesto alcun contributo da parte dell’INPS.