Il processo di piegatura delle lamiere

La lavorazione dei metalli è un processo di estrema importanza nella società, che ci consente di utilizzare questi importanti materiali per numerose attività e costruzioni private e pubbliche.
Come intuibile, lavorare il metallo non è affatto semplice, richiede personale altamente esperto e qualificato e macchinari specializzati.
Tra le svariate tecniche di lavorazione delle lamiere, la piegatura è una delle più interessanti e importanti, svolta solitamente con macchine profilatrici.
Quest’ultime, utilizzabili anche per altre tipologie di materiali come il legno, vengono comunemente utilizzate nell’ambito della logistica, per realizzare scaffali, deposito merci e soppalchi industriali, nell’ambito delle costruzioni, specialmente quelle edili, nell’energia, per la produzione di profili per illuminazione e distribuzione elettrica, e anche per le automotive, soprattutto per quelle industriali.
Ma in cosa consiste nel dettaglio la tecnica di piegatura dei metalli e come funziona una profilatrice per lamiera? Scopriamolo di seguito.

Cos’è la profilatura?

La profilatura è una tecnica ad alta produttività per la lavorazione di metalli e altri alimenti, spesso abbinata all’utlizzo di una pressa piegatrice. Consente di ottenere i profili metallici desiderati con grande precisione e accuratezza. Le pieghe vengono realizzate sul metallo con una serie di rulli, montati su alberi motorizzati. Tale funzionamento consente alla lamiera di ottenere la forma desiderata, con una velocità di produzione (che dipende dai rulli) che può andare da 10 a oltre 300 metri al minuto.
Fondamentale per il corretto svolgimento del lavoro e quindi del risultato finale è il lavoro del progettista nel definire i passaggi necessari per ottenere quel determinato design ai rulli delle profilatrici per lamiere.
Il processo di profilatura apporta numerosi vantaggi per le aziende, in particolare permette di ottenere prodotti di qualità per controsoffitti in cartongesso, serrande, scaffali, ringhiere, profili solari e molto altro ancora.
Grazie inoltre al processo tecnologico degli ultimi anni, la profilatura è diventata ancor più importante e funzionale, grazie a moderne tecnologie come la punzonatura, lo stampaggio e il taglio laser.
Ovviamente, per tutti i lavori di questa tipologia, è necessario avere macchinari di qualità e di ultima generazione, utilizzati necessariamente in condizioni di sicurezza e da personale altamente esperto e qualificato nel campo.

Come è fatta una macchina profilatrice</h2
Questi dispositivi possono essere sia fissi sia semimobili, con l’installazione di apposite ruote e un carrello. Consentono di ottenere tagli di estrema precisione su quasi tutte le leghe metalliche, legno, cartongesso ecc. Per le profilitatrici per lamiere, quest’ultime abbinano al taglio anche la possibilità di praticare pieghe e altre forme particolari, in base al design del rullo, come già accennato in precedenza.
Con l’avanzare della tecnologia si è reso questo macchinario non solo manuale ma anche automatico, con la possibilità di essere controllato a distanza tramite appositi pannelli di controllo e pianificate le operazioni automatiche da fargli svolgere.
I meccanismi a rullo e il forte motore che compongono le profilatrici consente di tagliare lamiere anche di spessore elevato. Per esempio, quelle specifiche per l’alluminio possono tagliare le lamiere dello stesso materiale con uno spessore variabile da 0.5 fino ad arrivare a 3 millimetri.
Ovviamente, per mantenere il corretto funzionamento del dispositivo nel corso del tempo, le varie aziende metallurgiche, imprese edili o lattonerie dovranno organizzare controlli e manutenzioni periodiche, per mantenere sempre elevato e ottimale lo stato di efficienza della profilatrice. Solo così sarà possibile mantenere elevata la produttività ricavata da essa.