Come scegliere il miglior forno a legna

Il forno a legna: scenografico e utile
Estremamente scenografico nel suo funzionamento, i forni a legna sono il desiderio di tutti coloro amano cucinare, specialmente all’aperto. Non sono solo adatti per la pizza, sebbene sia l’utilizzo più frequente e conosciuto, ma grazie alle sue grandi caratteristiche di temperatura e mantenimento della stessa si prestano per preparare moltissime tipologie di pietanze, anche molti differenti tra loro. Grazie infatti al poter raggiungere temperature di molto maggiori rispetto a un forno elettrico o a gas domestico, permettono di avere una cottura omogenea degli alimenti, siano essi pane o pizza oppure altre tipologie di piatti come carne e pesce. Riguardo alle temperature, basti pensare che non è difficile arrivare a 500 gradi centigradi, più del doppio di un normale forno. L’utilizzo di legna poi ha anche un vantaggio di tipo economico, evitandoci infatti di gravare sul consumo elettrico. I forni a legna da esterno Iacoangeli però non sono tutti uguali, ognuno con le proprie peculiarità, e per questo vale la pena vedere quali sono le tipologie e quali sono più adatti alle proprie esigenze.
Tipologie di forno a legna
Potrebbero sembrare tutti uguali a occhi non esperti in materia, tuttavia i forni a legna presentano caratteristiche differenti che permettono di essere catalogati in più tipologie. Per esempio, si parla di forno a legna tradizionale quando la cottura e la combustione avvengono nella stessa camera, ovvero l’apertura principale di un forno. Questa caratteristica non è solamente di natura tecnica e costruttiva, ma ha anche il vantaggio di dare il tipico aroma affumicato alle pietanze data dalla presenza dei fumi a contatto diretto con il cibo in cottura. Una cottura di questo tipo infonderà agli alimenti un aroma e un sapore unico, in quanto a differente tipologia di legna utilizzata viene sprigionato un aroma di affumicatura diverso. Oltre a questo tipo di camini da esterno esiste anche il cosiddetto forno a legna a cottura indiretta. Rispetto al forno tradizionale, in questa versione la camera di combustione e quella di cottura sono separate tra loro. Ne consegue che la cottura non avrà lo stesso aroma di affumicatura tipico della versione tradizionale, però risulta la scelta più adatta per i neofiti in quanto risulta molto più semplice controllare e gestire le cotture. Dunque, risulta ben evidente che sebbene sembrino simili da un punto di vista visivo, hanno delle caratteristiche ben distinte e si adattano a situazioni differenti. Nonostante questo entrambe le tipologie permettono di avere delle cotture ottime, a patto di scegliere il forno o barbecue da esterno seguendo alcune regole e consigli, come puoi trovare da Iacoangeli.
Quali caratteristiche considerare
Per avere un forno a legna di qualità bisogna innanzitutto partire da un presupposto fondamentale, ovvero la sua durata. Infatti un forno a legna da esterno, così come uno da interno, una volta posato dovrebbe durare tutta una vita. Altro fattora molto importante da considerare è la scelta dei materiali da costruzione. Questo dettaglio non risulta importante per la sola realizzazione, ma risulta anche fodnamentale per avere una cottura perfetta e omogenea. In tal senso, sarebbero da evitare il cemento compresso o refrattario. Sebbene forni di tale fattura risultano più economici, non è difficile che con il tempo vadano incontro a delle fratture. Allo stesso tempo un forno così realizzato non è in grado di mantenere le alte temperature tipiche dei forni a legna, di almeno 450 gradi. Per essere ottimale, un forno dovrebbe mantenere per parecchie ore la stessa temperatura, mentre un forno realizzato con cemento refrattario o compresso richiederebbe continue accensioni poiché la temperatra scenderebbe troppo velocemente e troppo in fretta. Un forno ottimale dovrebbe essere in mattoni.